Purtroppo un’altra tegola sta per abbattersi sugli eugubini già martoriati da una crisi che sembra davvero interminabile.
Proprio quest’oggi i dipendenti ex CEPU, ora Scuola Radio Elettra, hanno ricevuto raccomandata che a fine anno la sede di Gubbio chiuderà i battenti mettendo la parola fine al loro rapporto lavorativo.
Ai dipendenti, in alternativa, è stato proposto di lavorare presso la sede di Cerbara a proprie spese, per conservare il loro posto. Considerando che gli stipendi si aggirano su circa € 300,00 lordi, e che i contratti in essere non prevedono nessuna tutela in caso di malattia, troviamo inaccettabile una proposta simile. Senza contare che l’azienda in questione ha ancora stipendi arretrati da pagare. Quando li pagheranno? Questi sono ricatti velati a cui purtroppo assistiamo sempre con più frequenza al sorgere di problematiche simili. Come potrebbe mai un lavoratore eugubino lavorare fuori sede a più di un’ora di macchina con uno stipendio simile? Che fine hanno fatto i sindacati?
Ricordiamo non più tardi di due anni fa la visita del Consigliere Smacchi presso gli uffici dell’azienda. Smacchi presentò l’attività in pompa magna spendendo le seguenti parole: “Visitando la nuova sede del Gruppo CEPU in Via Matteotti ho avuto modo di toccare con mano la dinamicità e la concretezza di questa nuova attività di eccellenza che sperimenta avanzate forme di comunicazione commerciale.
Ad oggi dopo poche settimane dall’avvio dell’attività, più di 50 persone in gran parte giovani e giovanissimi lavorano all’interno della struttura, con orario part time su tre turni, un segnale importante ed in contro tendenza rispetto al quadro economico e sociale che ci circonda.
L’obiettivo del gruppo, confermato anche durante l’incontro, è quello di arrivare nelle prossime settimane ad un organico a regime di circa 100 persone, tutte individuate sulla base di un percorso formativo a carico dell’azienda che culminerà in una prova attitudinale finale.”
Ora i fatti smentiscono quanto detto da Smacchi. Chissà se lo vedremo in posa per le foto come due anni fa il giorno della chiusura.
Il M5S intende portare la questione al tavolo della Regione. Non è pensabile tollerare e giustificare tali trattamenti nei confronti dei lavoratori.
MoVimento 5 Stelle Gubbio
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